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Come gestire il conflitto? La comunicazione assertiva e non violenta

Lilian Pasquini – Centro Interazioni Umane

 

Avere delle relazioni, che siano familiari, di amicizia, romantiche o di circostanza, non è mai semplice. Ognuno di noi ha infatti obiettivi e necessità differenti e spesso per raggiungerli dobbiamo necessariamente passare attraverso il confronto con l’altro e possibilmente in discussioni e conflitti

A seconda del tipo di relazione e dalla nostra modalità di rapportarci agli altri i conflitti possono concludersi in vari modi.  In alcuni casi, si concludono con  il raggiungimento dei nostri obiettivi, ma mettendo a repentaglio la relazione con l’altro. Altre volte potremmo ritrovarci a cedere e rinunciare al nostro obiettivo per non rovinare il rapporto e corriamo il rischio alla lunga di avere dei risentimenti nei confronti di quella persona. Altre volte ancora, potremmo  essere in generale infelici a causa di bisogni non soddisfatti o obiettivi non raggiunti. 

Come possiamo far valere la nostra posizione durante una discussione senza dover per forza o rinunciare a qualcosa o compromettere la nostra relazione con l’altro? 

La risposta può essere trovata nell’assertività. Leggi l’articolo per scoprire cos’è e diverse tecniche di comunicazione assertiva

 

Cos’è la comunicazione assertiva? 

L’assertività fa riferimento ad uno stile di comunicazione grazie al quale riusciamo ad esprimere in maniera chiara i nostri bisogni, sentimenti ed opinioni avendo rispetto dei nostri diritti così come dei diritti del nostro interlocutore aiutandoci a mantenere una buona relazione con l’altro. 

Adottare questo stile di comunicazione ci permette quindi di costruire dei rapporti con gli altri soddisfacenti e aumentare il nostro senso di auto-efficacia ed autostima

 

I diritti assertivi

Per poter adottare uno stile comunicativo efficace è necessario ricordare che anche se in ognuno di noi sono presenti opinioni, bisogni e scopi differenti, abbiamo tutti gli stessi diritti che si applicano sia a noi che all’altro e che devono essere rispettati. 

Questo è un pre-requisito fondamentale da sottolineare per poter parlare di comunicazione assertiva.

 

In particolare Anchisi e Giambotto Dessy (2013) riconoscono e descrivono 10 diritti assertivi:  

  1. Diritto di essere gli unici giudici di noi stessi
  2. Diritto di non giustificare per forza il nostro comportamento
  3. Diritto di cambiare idea
  4. Diritto di decidere se occuparci o meno dei problemi altrui
  5. Diritto di sbagliare assumendoci poi la responsabilità dell’errore
  6. Diritto di essere indipendenti dalla benevolenza altrui (non devo per forza ricambiare il favore)
  7. Diritto di dire “non lo so”
  8. Diritto di dire “non capisco”
  9. Diritto di dire “non mi interessa”
  10. Diritto di prendere decisioni illogiche 

 

Spesso in maniera inconsapevole, a seconda di chi è il nostro interlocutore e del nostro personale stile relazionale, tendiamo ad assumere una posizione all’interno del conflitto o discussione che può portare a non rispettare alcuni di questi nostri diritti o non rispettare i diritti dell’altro. 

 

Quali sono i diversi stili di comunicazione? 

Per imparare come avere un confronto efficace con l’altro utilizzando la comunicazione assertiva cerchiamo di capire quali sono gli altri stili di comunicazione. Questo è utile non solo per diventare più consapevoli del nostro stile comunicativo, ma anche di quello del nostro interlocutore. Conoscere i diversi stili di comunicazione ci permetterà infatti di scegliere le tecniche di comunicazione assertiva che possono risultare più efficaci. 

 

Lo stile passivo

La persona che presenta uno stile di comunicazione passivo pone maggiore importanza al mantenimento della relazione piuttosto che ai suoi effettivi bisogni o obiettivi. 

Chi adotta questo stile di comunicazione potrebbe trovarsi in una situazione in cui c’è una disparità di potere dove la priorità potrebbe essere effettivamente mantenere la relazione con il proprio superiore oppure adottare questo stile in generale in diversi ambiti e diverse relazioni. 

Solitamente le persone che adottano uno stile passivo temono il giudizio dell’altro e possono avere una bassa autostima e sensazione che gli altri siano migliori di loro. Questo li porta quindi a cercare di accontentare l’altro con il tentativo di essere ben voluto o accettato. Si riflette in comportamenti come: 

  • Difficoltà nel rifiutare le richieste anche quando vanno contro i propri interessi
  • Difficoltà a proporre iniziative e prendere decisioni
  • Tendenza a sottomettersi al volere dell’altro 
  • Difficoltà nell’esprimere un proprio parere

 

Alla lunga una mancata soddisfazione dei propri desideri e bisogni può essere causa di un’ulteriore diminuzione della propria autostima e senso di autoefficacia creando un circolo vizioso. 

Tentando di mantenere la relazione e trascurando i propri bisogni si rischia anche che emerga risentimento verso l’altro con esplosioni di rabbia improvvise e apparentemente ingiustificate. Allo stesso tempo essere sempre accondiscendenti e non dire mai il proprio parere può portare a sentimenti di fastidio, imbarazzo o frustrazione nell’altro con un potenziale allontanamento. 

 

Lo stile aggressivo 

Lo stile aggressivo è caratteristico di una persona che pone come obiettivo principale il raggiungimento ad ogni costo dei suoi scopi passando sopra scopi e bisogni dell’altro. 

Tra gli atteggiamenti della persona con stile aggressivo troviamo: 

  • Convinzione di avere sempre ragione ed essere nel giusto
  • Pensare di dover essere il migliore
  • Rigidità rispetto alla sua posizione ed opinione
  • Mancata assunzione delle proprie responsabilità 

 

Questo stile presenta una forte componente non-verbale che può essere riconosciuta nel tono di voce alto, uno sguardo fisso e una postura minacciosa andando ad invadere anche lo spazio personale altrui. 

La relazione in un conflitto in cui viene adottato uno stile aggressivo (sia da uno che da entrambe gli interlocutori) viene sicuramente messa in secondo piano e si finisce con o la prevaricazione di uno sull’altro o una situazione di stallo in cui nessuno raggiunge il proprio obiettivo ma la relazione è compromessa. 

 

Tecniche di comunicazione assertiva

Per riuscire ad esprimersi in maniera assertiva per prima cosa è fondamentale ricordare di rispettare i diritti assertivi propri e dell’altro. Ecco alcuni consigli e tecniche per riuscire a comunicare in maniera efficace con l’altro. 

 

1. Chiarisci il tuo obiettivo 

È necessario avere ben chiaro il proprio obiettivo, i propri bisogni, le proprie opinioni e un quadro generale della situazione. 

 

2. Parla in prima persona

È sempre consigliato utilizzare un linguaggio in prima persona come ad esempio: 

“Quando succede questo… IO mi sento in questo modo…” 

invece che:

“TU ti comporti così, TU sei così…”. 

 

3. Utilizza sincerità e disponibilità 

Essere sinceri anche quando può risultare difficile ed esprimere le proprie sensazioni ed emozioni lasciando spazio all’altro per esprimere i suoi ed ascoltarlo. 

Essere disponibili nel cercare un compromesso, ad esempio nel momento in cui rifiutiamo una richiesta rendiamoci disponibili ad aiutare a trovare un’altra soluzione.

 

4. Utilizza dei materiali per la comunicazione assertiva ed efficace

Può essere utile utilizzare una scheda come quella proposta nello skill training della Dialectical Behavioral Training (DBT) per migliorare la propria efficacia interpersonale. Clicca qui per scaricare la scheda del D.E.A.R. M.A.N. 

 

Confronto con interlocutore aggressivo:

Uno dei possibili ostacoli che potremmo incontrare in un conflitto è il doversi confrontare con qualcuno che adotta uno stile di comunicazione aggressivo. 

In questo caso potrebbero emergere delle risposte emotive che potrebbero portarci a spostarci da uno stile di comunicazione assertivo ad uno passivo e dunque sottometterci al volere dell’altro oppure rispondere a nostra volta con aggressività. 

In questo caso ricordati di:

  • Mantenere il focus della conversazione e non divagare
  • Tenere ben chiari nella nostra mente gli obiettivi che intendi raggiungere
  • Mantenere una postura sicura, sia con il tono di voce che fisica
  • Utilizzare delle tecniche come la tecnica del disco rotto: se viene fatta una richiesta irragionevole o qualcuno insiste per sapere qualcosa che noi preferiamo non condividere a volte la tecnica migliore è continuare a ripetere “no”. 
  • Chiarire quali sono i nostri confini 
  • Offrire soluzioni alternative

 

 

Per approfondire:

Anchisi R., Gambotto Dessy M. (2013), Manuale di assertività, Franco Angeli, Milano. 

Traduzione schede efficacia interpersonale D.E.A.R. M.A.N.: DBT Interpersonal Effectiveness Skills (Worksheet) | Therapist Aid