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Come capire se è un DSA o una difficoltà scolastica?

Stefano Casiraghi – Centro Interazioni Umane

 

Oggi in Italia vengono segnalati circa 5 bambini per classe (composta da circa 25 alunni) come bambini con difficoltà di apprendimento (Lucangeli et al. 2006). Risulta quindi necessaria la competenza di distinguere tra un caso di difficoltà scolastica e un caso di Disturbo specifico dell’apprendimento. Come capire la differenza tra un DSA e una difficoltà scolastica? In questo articolo vedremo la differenza. 

 

DSA e difficoltà scolastica: una definizione

 

Per riconoscere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento da una difficoltà scolastica, prima di tutto, bisogna comprendere il significato di tutti e due i termini:

  • DSA(Disturbo Specifico dell’Apprendimento) è un disturbo neurobiologico che coinvolge un singolo dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando quindi intatto il funzionamento intellettivo generale.
  • Difficoltà scolastica: è una condizione non patologica e non innata che non soddisfa i criteri clinici per il disturbo.

Per venire incontro alle persone, sono stati individuati dei criteri standard che permettono di distinguere tra sano e patologico, aiutando soprattutto la comunità a dare risultati più simili tra loro ed evitare casi di diagnosi divergenti. 

I criteri principalmente utilizzati sono i seguenti:

 

Una compromissione significativa dell’abilità specifica

La compromissione dell’abilità specifica deve essere significativa, che sarebbe operazionalizzabile nei termini di una prestazione inferiore alle -2ds o inferiori al 5% dai valori attesi per l’età del soggetto.

Un livello cognitivo nella norma

Il livello cognitivo deve essere nella norma, operazionalizzando sarebbe un Qi non inferiore ad 85, ovvero -1ds rispetto ai valori medi attesi per l’età.

 

DSA: una corretta diagnosi differenziale

Fondamentale è la diagnosi differenziale. È importante tenere in considerazione la possibilità che i sintomi lamentati dalla persona siano più facilmente spiegabili con altre tipologie di disturbo. 

A volte  potrebbe essere presente un handicap sensoriale e potrebbe spiegare perché a volte il bambino o l’adolescente fatica a scrivere. La difficoltà in questo caso non è legata ad una mancata capacità di convertire il fonema in grafema (caratteristica di una persona con DSA), bensì perché potrebbe avere un problema visivo. 

Allo stesso tempo, durante la diagnosi viene somministrato il test d’intelligenza alle persone che lamentano difficoltà di apprendimento. E’ importante escludere la presenza di una disabilità intellettiva

 
In alcuni casi è possibile che le difficoltà vissute a livello scolastico dal bambino o dal ragazzo siano dovute principalmente a un disturbo di tipo emotivo. In questo caso, non dovrebbero insorgere nessuna tipologia di difficoltà durante i test, così come le capacità cognitive dovrebbero essere nella norma. Inoltre, un disturbo emotivo è generalizzato a molteplici materie e non circoscritto – come nel caso di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento.

È fondamentale riconoscere l’ambiente socio-culturale in cui vive il bambino o il ragazzo, infatti l’ambiente può già fornirci una spiegazione del disturbo che lamenta il soggetto. Un esempio, le ricerche JARLD e quelle legate alla standardizzazione delle prove d’apprendimento (Cornoldi e Colpo 1981) hanno mostrato come i bambini con genitori con basso livello di istruzione abbiano livelli di prestazione nettamente inferiori nei test.

Questo è dovuto principalmente ad una deprivazione sensoriale, a una povertà di stimoli intellettuali, a una povertà linguistica e alla mancanza di sollecitazione all’apprendimento

Allo stesso tempo, provenire da una famiglia straniera può causare la comparsa di difficoltà nella comprensione dei testi e nel parlato. Questo aspetto è dovuto al fatto che alcune di queste famiglie continuano a parlare la lingua madre in casa e non viene allenata la seconda lingua. Questa situazione è facilmente riconoscibile anche grazie al test di parole e non parole, utilizzato proprio per diagnosticare un Disturbo Specifico dell’apprendimento.

Infine, è importante non escludere un’eventuale carenza dal punto di vista dell’istruzione. Per questo motivo, le persone che si occupano della diagnosi vanno ad indagare anche la situazione scolastica delle insegnati e comprendere se questa tipologia di difficoltà è condivisa con altri compagni di classe.

 

Council of Learning disabilities: critiche e idee 

 

I criteri che abbiamo indicato per la diagnosi di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento sono soggetti tutt’oggi a critiche

Una delle più radicali e decisa è stata presa dal comitato scientifico del Council of Learning disabilities nel 1986, dove hanno espresso sette ragioni per cui le misure di discrepanza, ovvero gli attuali criteri, non dovrebbero essere utilizzate poiché:

  1. Le formule di discrepanza tendono a soffermarsi su un singolo aspetto dei disturbi dell’apprendimento (ad esempio la lettura, la matematica), escludendo altri tipi di disturbi;
  2. Le formule di discrepanza possono portare a inaccurate conclusioni quando sono basate su strumenti di valutazione che mancano di adeguata validità o attendibilità;
  3. Molte persone con disturbo d’apprendimento ottengono punteggi molto bassi per i test d’intelligenza;
  4. Molte persone con scarso successo scolastico ottengono significative discrepanze tra intelligenza e profitto per ragioni che non hanno a che fare con i disturbi dell’apprendimento;
  5. L’uso delle formule di discrepanza crea spesso un falso senso di oggettività e precisione;
  6. Nella pratica, le formule di discrepanza vengono a costituire il solo primario elemento per determinare a un soggetto il diritto a fruire di servizi per il disturbo dell’apprendimento;
  7. Benché promosse per aumentare l’accuratezza delle decisioni, i criteri di discrepanza rappresentano spesso un tentativo relativamente semplicistico per ridurre le percentuali di incidenza dei disturbi di apprendimento.

 

Per questi motivi, si preferisce sostituire i criteri con quattro diversi livelli di prestazione:

  • criterio completamente raggiunto (CCR), 
  • prestazione sufficiente (PS), 
  • richiesta di attenzione (RA), 
  • richiesta d’intervento immediato (RII). 

Questa tipologia di riferimento permette anche di avere una migliore comprensione della gravità del problema e di somministrare interventi di potenziamento anche in base all’urgenza.

Negli ultimi 10 anni sono stati fatti molteplici progressi, sia per quanto riguarda la diagnosi, sia dal punto di vista del trattamento, portando sempre più ricerche che facilitano la distinzione di una difficoltà di apprendimento da un disturbo specifico dell’apprendimento. 

Un aspetto cardine della diagnosi è riuscire ad esaminare il paziente senza decontestualizzarlo, considerando la persona non solo come si presenta nello studio, ma anche comprendendo il contesto in cui vive. In questo modo è possibile avere una visione olistica sulle caratteristiche e gli aspetti che potrebbero essere le cause della difficoltà lamentata dal soggetto. 

Il Centro Interazioni Umane è un centro accreditato per la diagnosi DSA a Milano. Proponiamo un intervento di valutazione degli apprendimenti scientifico e in parte innovativo, i cui obiettivi primari sono:

  • Togliere il potere stigmatizzante alle etichette diagnostiche
  • Creare una rete che coinvolga bambino, famiglia, scuola e psicologo
  • Migliorare il benessere psicologico scolastico
  • (Ri)trovare il piacere di imparare e di stare a scuola

 

Per informazioni, puoi visitare il nostro sito, o contattarci alla email contatti@centrointerazioniumane.it